lunedì 21 settembre 2009

"Caro" Don Giorgio...

Ecco cosa HO SCRITTO A DON GIORGIO:
Vedo che si é piccato per gli "insulti" però lei non si é fatto scrupolo di insultare dei soldati morti, passando sopra anche al dolore delle famiglie.
Avrebbe almeno potuto aspettare che fossero celebrati i funerali, prima di esprimere il suo sdegno!
Cosa pensa che possano provare i parenti delle vittime, leggendo che un sacerdote ha bollato come mercenari i loro cari?
Detto questo mi preme farle presente le parole dal nostro amato Papa, Benedetto XVI pronunciate dopo l’Angelus, con cui ha nuovamente espresso profondo dolore per i militari morti in Afghanistan e ha sottolineato che i militari impegnati in missioni internazionali "operano per promuovere la pace e lo sviluppo delle istituzioni, così necessarie alla coesistenza umana".
A questo punto caro Don Giorgio ho qualche domanda da farle, e spero che sia così galantuomo da rispondere.
Lei smentisce il Papa? Dà del bugiardo al Papa? Del guerrafondaio, del “servo” degli Usa?
E come può conciliare il suo status di prete con le sue offese implicite al Papa (che rappresenta Cristo in terra) e quindi alla Chiesa?
Non trova che la sua posizione politica (perchè lei sta facendo politica, malgrado Benedetto XVI ha più volte esortato gli uomini di Dio a stare fuori dalla politica)sia in CONTRASTO con la posizione del Papa e quindi con la posizione UFFICIALE della Chiesa?
Lei non deve obbedienza al Papa e alla Chiesa?
Lei lo sa che dei 1.013 morti morti in Afghanistan nei primi mesi del 2009, ben 813 é stato per mano dei talebani, ammazzati, non per errore ma in missioni suicide e rappresaglie?
E la correttezza etica oltre che professionale, non le impone di mettere in rete ANCHE un video di come si DIVERTONO I TALEBANI?
A mozzare nasi e orecchie a chi vota.
A bruciare scuole e sfigurare stundetesse
A fucilare coppie d'innamorati.
A lapidare adultere.
A sparare colpi in testa a donne in burqa.
Ne esistono a centinaia in rete.
E a scrivere magari qualche pezzo sui diritti umani calpestati dai talebani invece che sul "Puttaniere" come chiama il nostro Presidente del Consiglio, su Maroni che "deve pulirsi il culo", su "merdopoli e puttanopoli" ecc (vedo che il turpiloquio le é congeniale, anche se se ne lamenta)
Caro Don Giorgio i preti come lei cacciano fuori dalle Chiese i veri credenti e questa lettera mi premunirò di scriverla anche alla Curia di Milano, perchè lei espleti il suo vero lavoro quello del politicante che fomenta odio, e non quello di cui indossa abusivamente le vesti.
Con disistima

QUESTA LA LETTERA ALLA CURIA DI MILANO
Oggetto:profonda indignazione per il sito di Don Giorgio
Scrivo questa e-mail per manifestare tutta la mia indignazione sul comportamento di Don Giorgio De Capitani che sul suo sito non lesina insulti ai caduti e volgarità ai rappresentanti di un governo democraticamente eletto.
Un comportamento ben poco votato alla carità cristiana, alla pietas per i morti e all’insegnamento di nostro Signore Gesù Cristo, che non è morto in croce inveendo contro i peccatori e insultandoli, anzi se non rammento male, Ha chiesto al Padre di perdonarli.
Senza contare che il succitato Don Giorgio, bollando come mercenari i nostri soldati caduti in Afghanistan smentisce persino le parole del Papa, che li ritiene “promotori di Pace”.
Non esiste più il dovere dell’obbedienza? Adesso ogni sacerdote può smentire il Papa?
Voglio aggiungere solo che è una vergogna leggere sul sito di un prete che il nostro Presidente del Consiglio è un puttaniere, che Maroni si “deve pulire il culo”, che bisogna “dare il colpo MORTALE al puttaniere”, “merdopoli o puttanopoli” e “Alé…figli di puttana (…)
Se per caso vi chiedete come mai le Chiese sono semi-vuote, il motivo l’avete sotto gli occhi, troppi sacerdoti in Italia si dedicano con solerzia alla politica dell’odio, dimenticando il loro primo dovere, che è quello che ci ha insegnato Cristo in croce: “Ama il prossimo tuo come te stesso” e non insultalo con epiteti più adatti ad un bordello che ad una parrocchia.
Che esempio ne ricava un credente che finisce sul sito di Don Giorgio? Ne rimane schifato come la sottoscritta. Mi auguro che interveniate per far cessare almeno il turpiloquio.

A questo punto amici, sta a voi, in più scriviamo e meglio é, forse riusciremo a far cessare questo sconcio, indegno della Chiesa, ma anche di un paese civile.
Io per sicurezza ho usato anche la mia mail personale per mandare la lettera alla Curia.
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